Giovanni Paolo II, al secolo il polacco Karol Wojtyla, sapeva giocare a scacchi e in gioventù, forse prima di farsi prete, aveva composto un paio di problemi, pubblicati nel 1946 dalla rivista degli universitari cattolici di Cracovia. I problemi sono conservati negli archivi della Federazione Polacca a Varsavia.
Nella primavera del 1987 il mondo scacchistico si emozionò in quanto varie riviste scacchistice – e poi alcuni quotidiani – pubblicarono non solo i due problemi, ma anche altri affermando di averli ricevuti direttamente dal Vaticano; i nuovi problemi sarebbero stati composti da Wojtyla durante il pontificato!
Si trattava però di uno (stupido) scherzo: non solo i problemi erano apocrifi, ma anche la carta intestata era stata falsificata.
Così Navarro Valls intervenne, inviando un comunicato ufficiale alle riviste scacchistiche e ai quotidiani che avevano ripreso la notizia in cui ufficializzava la falsità del tutto e pretese non solo la smentita da parte di tutti coloro che avevano pubblicato la falsa notizia ma anche le scuse ufficiali da parte dell’autore dello “scherzo”.